Le festività di quando ero bambina erano sempre allegre e in
famiglia, a volte dai nonni materni ed altre da quelli paterni con tutti gli
zii ed i cugini al seguito. Si pranzava insieme
nella casa più grande, quasi sempre quella di nonna ed è strano come ancora
adesso ricordi esattamente quello che lei preparasse. Forse ero una bambina un
po’ strana, preferivo restare a casa i giorni di festa piuttosto che uscire con
le mie amiche nonostante le loro innumerevoli insistenze … cavolo cucinava
nonna e chi se lo perdeva quello spettacolo! Io ero l’addetta alle patate, le
pelavo e le lavavo, non facevo altro anche perché il tempo che avessi finito
questo ingrato compito la nonna iniziava a cucinare e chi mi schiodava più
dalla sedia vicino a lei! La nonna era molto brava, ogni piatto che creava
aveva quel tocco in più che difficilmente si riesce a ricreare, sarà per la
qualità di formaggio che sceglieva, le sue misure senza bilancia ma sempre
perfette o l’amore che metteva in quello che cucinava … ancora adesso ignoro perché nonostante ci
fossero altrettante brave cuoche, come mia madre del resto, tutti volevano che
cucinasse lei! I suoi cavalli di battaglia erano tanti, certo non preparava
piatti molto vari, sapeva cucinare quelle trenta portate, ma erano insuperabili.
Un giorno spinta dalla mia innumerevole curiosità per la cucina le ho chiesto
come preparasse la sua celebre tiella di patate, una portata semplice, fatta
semplicemente di pane raffermo, patate, pomodoro e formaggio e lei con grande
pazienza l’ha preparata apposta sotto i miei occhi attenti e le mie tante
domande. Negli anni ho raccolto in un
quaderno tutte le ricette che le avevo visto fare trascrivendole come meglio le
ricordassi, ma nonostante i miei innumerevoli tentativi questo piatto era sempre
una delusione…Purtroppo avevo deciso di accantonare l’idea di riproporla a mio
marito, dato che era immangiabile persino per me figuriamoci per lui, fino
all’altro giorno quando mia madre mi telefona tutta contenta per un suo piatto
particolarmente riuscito, questo appunto! Ho finalmente capito dove sbagliavo!
Ingredienti per 4-6 persone:
600 g di patate bollite al dente
300 g di pane ammollato e strizzato
160 g di provola
100 g di pomodoro pelato
60 g di formaggio grattugiato (parmigiano)
Sale, pepe nero
4 cucchiai d’olio evo Dante
Origano o basilico
1 spicchio d’aglio
1 tazzina da caffè d’acqua
Per prima cosa bollire le patate e mettere ammollo il
pane raffermo.
Tritare il pomodoro, condirlo con un cucchiaio d’olio, un
pizzico di sale e l’origano o il basilico.
Una volta che le patate sono cotte farle raffreddare e
affettarle a uno spessore di 1 cm.
In una ciotola capiente mettere il pane strizzato e
sbriciolato, la provola grattugiata e il formaggio ed un pizzico di pepe,
mescolare bene.
Ora non resta che distribuire un cucchiaio d’olio nella
pirofila e mettervi metà pane distribuendolo uniformemente e metà pomodoro
Poi le patate, un pizzico di sale e pepe
Ed il resto del pane con l’altra metà del pomodoro
E due cucchiai d’olio
Ad un angolino mettere l’aglio e l’acqua
A 200° per 40’
dovrà essere molto dorata. Lasciarla in forno altri 5’ e poi tagliarla e servirla
Con questa ricetta vi auguro una felice e serena Pasqua
Quanti dolci ricordi! Quanta bellezza e tenerezza... questa tiella di patate è deliziosa e davvero gustosa, amica mia.. Auguroni per una Pasqua speciale e luminosa a te, con tutto il cuore!! <3 <3
RispondiEliminaDopo il racconto di tua nonna che cucina mi vengono in mente anche la mia e tutte le mangiate con i miei zii e tutti i miei cugini durante le feste importanti in uno spazio piccolissimo. Strano che ricordi cose di tanti anni fa e magari ricordi meno quello che ho mangiato ieri.complimenti per la tua ricettina semplice ma ricca di ricordi e amore.BUona PAsqua.
RispondiEliminaCarissima, è davvero bello quello che hai scritto ovvero che non uscivi con le amiche perchè preferivi rimanere in casa ad assaporare la cucina della tua nonna, facessero così anche le ragazze di oggi anzichè pensare solo ai trucchi e alla discoteca (ci vogliono queste cose ma nella gisuta misura ovviamente!!!). Io ho perduto entrambe le nonne quando ero molto piccola e non me le sono godute per nulla per cui tu hai fatto benissimo :) Grande piatto, mi attira tanto!
RispondiEliminaI profumi e i sapori, molte volte sono legati a persone a noi care. Buonissima!! Ciao Eleonora
RispondiEliminaLe nonne..che dono prezioso..non so..ma i loro sapori, erano così particolari, così pieni, così intensi..forse era l'amore che ci mettevano..non so..o forse eravamo noi che riuscivamo ad apprezzare di più le cose semplici e vere, come il calore della famiglia..non lo so...
RispondiEliminaSo solo che questa tiella è antica e meravigliosa..grazie per la ricetta e grazie per aver condiviso i tuoi ricordi.
Ti abbraccio e ti auguro una serena Pasqua !
Tanti cari auguri per una serena e gioiosa Pasqua
RispondiEliminaun abbraccio
Alice
Non conoscevo questa versione della tiella, semplice ma gustosa!!! AUGURI!!
RispondiEliminaUn piatto semplice ma buono , reso ancora più buono da questi splendidi ricordi! E' vero, una volta i piatti erano pochi,quelli tradizionali che si tramandavano da madre in figlia, ma che buoni!
RispondiEliminaUn bacio e Buona Pasqua!
Caspita che ingredienti semplici per un'autentica bontà!! Bacioni
RispondiEliminaQuanti bei ricordi, era lo stesso per me! Che tiella gustosa, non la conoscevo! Un abbraccio, ciao!
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